Il termine danese Hygge è diventato recentemente di gran moda. È stato Meik Wiking a rendere nota in tutto il mondo questa complessa parola, difficile non solo da pronunciare ma anche da tradurre.

Presidente dell’Istituto d’Investigazione della Felicità di Copenhagen, Wiking ha passato anni a studiare la magia della vita danese pubblicando infine il suo libro “Hygge: la via danese alla felicità”, dove cerca di trasmettere il segreto dei danesi per vivere una vita più felice.
Negli ultimi anni i paesi scandinavi hanno conquistato i primi posti nella classifica del World Happiness Report per l’alto livello di benessere, la qualità della vita e della felicità. Tante sono le ragioni storiche e sociali che favoriscono questi paesi ad essere i più felici al mondo: welfare, parità di genere, sicurezza sociale, pensioni, scuole e università gratuite, insieme ad un sistema assistenzialista estremamente funzionale che riduce la sensazione di incertezza ed ansia nei cittadini.
Fondamentale per comprendere meglio il significato di Hygge è di non considerarla una semplice parola ma un concetto intangibile ed astratto. Nel concreto, questo termine significa la ricerca della gioia in qualsiasi situazione ci si trovi, è uno stato emotivo mentale che forma parte della natura danese legato all’intimità, a una confortevole convivialità che crea soddisfazione e benessere, a qualcosa di avvolgente e protettivo come un abbraccio.

Il significato di Hygge è più facile da provare che da descrivere: può essere quella sensazione di sentirsi bene con se stessi e con gli altri, godersi le cose belle della vita sia da solo che condividendole, è quella percezione di comfort che si crea in un’atmosfera accogliente, in un bell’ambiente dove rilassarsi, è il dopo pasto fra amici o conversare con la persona amata sulle piccole grandi cose della vita abbracciati sul divano. In definitiva, secondo Meik Wiking il fattore principale per raggiungere la felicità si trova nella capacità di raggiungere esperienze positive nel quotidiano.
Questa possibilità si può materializzare in situazioni diverse come l’arte di creare intimità, una cioccolata a luci di candela, un contesto che ci fa sentire a nostro agio, una serata tra vecchi amici davanti al camino, leggere un libro sorseggiando una tisana, guardare il panorama dalla finestra o bere un buon calice di vino con le persone care. In definitiva tutte le situazioni che ci fanno vivere dei momenti piacevoli sentendoci grati e presenti del momento che stiamo vivendo.
Essere hyggeligt ci porta a concentrarci sulle cose semplici della vita che ci fanno stare bene, ricercando un ambiente piacevole, materiali naturali, luci calde, colori tenui, atmosfere avvolgenti, candele profumate e musica. Il luogo ideale per godere della felicità è spesso all’interno dei muri delle nostre case, e si nutre di una cura profonda di tutti i dettagli: atmosfere rilassanti, semplicità nell’arredamento, luci soffuse, candele, cuscini, coperte, maglioni morbidi da indossare.

Si è creato molto marketing intorno a questo scandinavo stile di vita e si possono trovare molteplici oggetti Hygge, ma non si diventa hyggeligt solo per creare un bell’ambiente o per sorseggiare una cioccolata con attorno delle candele, dei cuscini e indossando un maglione di cashmere. Non saranno gli oggetti acquistabili a farci raggiungere questo stato, si tratta invece di fare ciò che ci fa sentire bene godendo dei piccoli piaceri della vita; infatti l’origine di questa parola è nell’espressione germanica “hyggja” che significa sentirsi soddisfatti.
Essenziale in questa filosofia è capire che non sono i grandi gesti o gli oggetti di valore a farci sentire appagati, questi ci daranno solamente uno stato di felicità momentanea poiché il suo effetto produce soddisfazione in uno spazio temporale limitato. Sono le cose semplici a farci godere a pieno tutti i momenti della vita creando un senso di benessere a lungo termine. Non bisogna curarsi del superfluo ma badare all’essenziale, ossia ciò che conta davvero, declinando la felicità partendo delle piccole cose. La felicità è legata a fattori soggettivi e non oggettivi, essa dipende della percezione che abbiamo della vita. La grande forza della Hygge e quella di trarre il meglio da ciò che abbiamo in abbondanza: la quotidianità.
In questo periodo festivo possiamo trovare tanti punti in comune con il vero spirito del Natale che da sempre rappresenta la festa più sentita, la famiglia, la condivisione e la convivialità. Sono momenti intensi da vivere nel calore delle nostre case, finalmente rilassati, cercando di lasciarci alle spalle i problemi e di essere positivi. Il Natale e simbolo di gioia e luce, un momento di rinascita nel quale ognuno di noi può ritrovare la serenità.

Il miglior approccio alla vita è l’atteggiamento con cui si affronta tutto ciò che questa ci pone cercando nell’armonia, nella gratitudine e nella semplicità gli ingredienti nella ricerca della felicità e del benessere dentro di noi.
Questo mio ultimo post del 2018 vuole essere un augurio speciale di vivere in serenità questo periodo di feste, ma sopratutto augurandovi un 2019 ricco di felicità. Al prossimo anno amici!!!!
Sono perfettamente d’accordo. La felicità la decidiamo noi. Io mi accontento delle piccole cose, troppe aspettative creano frustrazione. Se non si riesce a godere del qui e ora saremo infelici per sempre.
Ciao, siamo sulla stessa lunghezza d’onda! Questo è l’unico segreto per la vera felicita. Buona domenica
Grazie Joana 🙂
Buone feste ed un sereno 2019 a te !
Complimenti per il tuo Blog, interessante e confortevole 🙂
ciao, Monica
Ciao Monica, il tuo commento mi ha fatto particolarmente piacere. Hai usato la parola “confortevole” che mi piace moltissimo. È gradevole iniziare ogni giornata con i tuoi suggerimenti. Buona domenica, Joana
Grazie!
sei molto gentile 🙂
una serena giornata a te 🙂
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