Abbiamo un’idea di quanto sia importante per ognuno di noi considerarsi unico e speciale? Se vi fermate un attimo a pensarci, è straordinario il fatto che ciascun individuo è assolutamente diverso da tutti gli altri, sia per l’aspetto fisico che per quello caratteriale. Studi recenti evidenziano l’infinità di fattori che incidono nell’unicità individuale, ed i risultati dimostrano che siamo più unici di quello che crediamo.

Da un punto di vista biologico l’unicità umana deriva dai circa 25.000 geni che formano il genoma umano: di questi, solo una piccola quantità sono specificamente umani. Questo significa che la maggior parte si trovava in altre specie (batteri e animali), e che a determinare la ragione per la quale siamo fatti così e non in modo diverso, sono solamente una piccola quantità di geni.
Ad oggi, la scienza non è ancora riuscita a stabilire esattamente i fattori che ci rendono umani. Alcuni studi hanno individuato un gene specificamente umano chiamato HYDIN², come uno dei principali responsabili dell’innovazione umana, che ha un ruolo fondamentale a livello cerebrale e neuronale.
È curioso constatare come il patrimonio genetico degli esseri umani sia uguale per un 99,9% e diverso solo per un apparente insignificante 0,01%. Questa che sembra una bassissima percentuale, è esattamente quella che ci rende diversi gli uni dagli altri e determina l’unicità individuale.
Per riuscire a scoprire cosa ci rende unici dobbiamo partire da noi stessi. Mauro Giacca (Genetista molecolare del ICGEB di Trieste), spiega come l’informazione genetica contenuta nel DNA determina non solo le caratteristiche fisiche di ognuno di noi (altezza, peso, colore dei capelli e degli occhi, ecc), ma anche tanti altri aspetti come: la predisposizione a certe malattie fisiche, i tratti della personalità e del carattere, il perché siamo estroversi o timidi, la predisposizione al rischio o a sport estremi, la propensione a studi matematici o all’arte, e anche la scelta del partner. “Ciascuno di noi è il risultato di un esperimento genetico che ha mescolato caratteristiche individuali diverse, determinando la nostra unicità insieme alla capacità di questi geni di interagire in maniera unica con l’ambiente che ci circonda”.

Il risultato è che ognuno di noi è un mix di comportamenti, passioni, preferenze e gusti. La personalità caratterizza l’individuo, il suo modo di essere, di pensare, di reagire agli eventi della vita, ed è espressione di ciò che lo distingue, rendendolo un essere unico, originale ed irripetibile.
Se ciascuno di questi elementi può riscontrarsi in un gran numero di individui, è impossibile trovare la stessa combinazione in due persone diverse. Proprio per questo, possiamo constatare che l‘unicità individuale rende ogni persona potenzialmente insostituibile. Abbiamo bisogno della diversità proprio per mettere in evidenza l’individualità che emerge dalla soggettività personale e dal carattere singolare, per accendere la scintilla dell’unicità: persona si nasce, personalità si diventa.
Dal punto di vista delle probabilità, un calcolo approssimativo sugli eventi che hanno potuto generare ognuno di noi esattamente così com’è, considerando le probabilità che nostro padre e nostra madre si siano incontrati e abbiano generato un figlio, e le probabilità che geneticamente siamo effettivamente nati con un certo tipo di caratteristiche, si aggira attorno a 1 su 10ˆ2.685.000, ossia una possibilità su un numero infinito. Evidentemente per dare vita ad ognuno di noi sono necessarie una quantità di coincidenze, di eventi, di fattori, di casualità e di intrecci tali che l’eventualità che esista un altro individuo uguale a noi è praticamente nulla.
Prendere coscienza della nostra unicità è importante per rafforzare il senso di identità. La diversità di tutti i miliardi di persone che esistono al mondo crea una ricchezza che ci aiuta ad evolvere, in quanto il confronto con il diverso ci stimola a migliorare e a crescere. L’agire sociale si fonda sul progetto individuale che ciascuno di noi tende a costruire, e farlo confrontandosi con altri e con la loro diversità ci permette di creare una realtà condivisa.
“Ciascun essere umano è una forma di vita in sé stessa unica e irripetibile. L’uomo nasce con la sua individualità. Ma c’è qualcosa che egli può fare al di là e al di sopra del materiale precostituito della sua natura: può diventare cosciente di ciò che lo fa essere la persona che è, e può consciamente adoperarsi per connettere ciò che egli è con il mondo che lo circonda. E questo è forse il massimo che ci è dato di fare.”
Sii sempre ciò che sei, magari con il rischio di non piacere a tutti ma con la meravigliosa consapevolezza di piacere a te stesso.
Tutti i preconcetti esistenti nella società possono riuscire a schiacciare lati della personalità, ma per abbracciare l’unicità innata in ogni persona è necessario cogliere tutto quello che ne fa parte, ciò che piace e quello che non piace, perché è questa combinazione unica ciò che ci distingue. Non siamo né più né meno di qualsiasi altra persona, siamo semplicemente e straordinariamente unici. Quando gli altri danno un’opinione su di noi, non sono in possesso della verità assoluta, si tratta semplicemente della loro opinione probabilmente fondata su basi poco oggettive. Inoltre, sembra che le persone che non danno importanza all’opinione altrui tendano a essere più accettate perché in generale siamo attratti da chi si mostra autentico.

Un miracolo viene definito come “Un evento così improbabile da essere quasi impossibile”. Considerando le remote possibilità che ci sono per ogni individuo di essere così com’è, ogni persona può essere considerata un vero miracolo.
Ti aspetto nel prossimo post,
Très belles photos.
Merci beaucoup 🙏🙏🙏